Può essere un toro, un dio che conta gli uomini, un giaguaro insolente, una tartaruga, una rana o un serpente. Tutti i miti sono efficaci per descrivere le cause del terremoto.
Il palpitare funesto della terra è l’oggetto della mostra A lezioni di terremoti, promossa dall’Ordine degli Ingegneri di Verona e Provincia.
Il percorso espositivo si snoda tra i pannelli che illustrano le cause, gli effetti e le norme di prevenzione del sisma. Non manca l’interessante ricostruzione storica e la descrizione delle implicazioni sociali e filosofiche della catastrofe.
Gli organizzatori hanno così voluto «stimolare i cittadini ad avere un ruolo consapevole circa le peculiarità di rischio sismico della nostra provincia e le caratteristiche di vulnerabilità del costruito».
Difficile non rimanere colpiti dalle parole di I. Kant a commento del terremoto di Lisbona del 1755: «l’uomo è talmente pieno di sé da considerarsi quale unico ed esclusivo scopo delle disposizioni di dio, come se esse non avessero riguardo se non per lui e stabilissero le leggi che reggono il mondo in funzione suo. Sappiamo invece che la natura nel suo complesso è un oggetto più degno della saggezza divina e di ciò che essa dispone. Noi siamo solo una parte di essa e pretendiamo di essere il tutto».
La mostra si trova al primo piano dell’ex Garage Fiat – Via Manin, 7 Verona. Doveva terminare oggi ma è stata fortunatamente prorogata sino al 6 febbraio 2013.
Per approfondimenti: ionontremo.it
Sulla mostra: ingegneri.vr.it