Incentivi, 650 mila chiamate ma l’Iva sulla Tia non te la restituisco

Pare che l’iniziativa sugli incentivi stia andando a gonfie vele. Sono 650 mila le chiamate al call center di Poste Italiane da parte di cittadini e negozianti interessati alla campagna per gli incentivi.
Mentre c’è chi compera servizi internet, lavastoviglie, cucine componibili e i motori fuoribordo (il settore nautico ha esaurito le agevolazioni), c’è chi rischia di perdere la possibilità di recuperare l’iva pagata indebitamente sulla Tia.
E’ di oggi la proposta di un emendamento al decreto incentivi che interpreti la sentenza della Corte Costituzionale – che ha sancito l’illegittimita’ dell’Iva sulla Tia – in senso abominevole. Non sara’ possibile chiedere la restituzione dell’iva pagata illegittimamente.
Se passasse tale orientamento i cittadini rimarrebbero a bocca asciutta. Dopo l’inganno (il pagamento di una tassa sulla tassa) la beffa dell’impossibilita’ di chiedere la restituzione del maltolto.
E’ chiaro il miliardo di euro che dovrebbe essere restituito ai cittadini fa paura a più d’uno. E allora rallegramioci dei 188mila acquisti prenotati per far girare l’economia per un valore di 77 milioni €. Ma alla fine ci rimette sempre il consumatore.

Leggi la notizia su ansa.it
e su helpconsumatori.it

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