Il caro vita colpisce anche la mimosa, fiore simbolo della festa delle donne. Da un’indagine dell’Adoc, infatti, emerge che il prezzo di un singolo mazzo di mimose è aumentato del 3% e una composizione più elaborata costa il 3,6% in più rispetto all’anno scorso, arrivando a toccare anche i 30 euro. Secondo l’Associazione dei consumatori questi rincari sono causati principalmente dal calo del 10-15% della produzione e del 12% delle vendite.
“Fortunatamente, il costo dei cioccolatini, altro regalo doc della festa delle donne, registra un calo dell’1,8% – ha commentato Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – Ad ogni modo consigliamo a chi vuole acquistare i fiori di non aspettare l’ultimo giorno, dato che è alta la possibilità di un’impennata dei prezzi a ridosso della festa. Un singolo mazzetto di mimose comprato l’8 marzo può arrivare a costare anche 10 euro. Chi vorrà festeggiare andando a cena – ha aggiunto Pileri – dovrà essere pronto a spendere almeno 35 euro, a persona, per il menu, circa il 2,9% in più del 2009. Se la cena è accompagnata da uno spettacolo, il conto sale di oltre 10 euro, superando anche quota 60 euro a persona. In compenso, le cene a casa, più economiche, e il cinema o teatro avranno una crescita rispettivamente del 10% e del 25%. Il pressante carovita impone sempre più rinunce ai consumatori, costretti a veder limitate le proprie possibilità di divertimento e a trovare soluzioni low-cost”.
Tratto da helpconsumatori.it