Riduzione progressiva del tetto pubblicitario orario dal 18% al 12% in tre anni per tutti i canali a pagamento, satellite e digitale terrestre: questo uno dei provvedimenti previsti dallo schema di decreto legislativo approvato ieri dal Consiglio dei Ministri per il recepimento della direttiva comunitaria “Televisione senza Frontiere”. Si passerà a un tetto orario per gli spot al 16% nel 2010, al 14% nel 2011 e al 12% dal 2012. Un provvedimento – che si accompagna ad altre novità quali il “product placement”, cioè l’inserimento di prodotti reclamizzati in programmi tv, con il divieto alla promozione di tabacco – che ha fatto discutere perché finirà per colpire in primis la raccolta pubblicitaria di Sky.
Sul tema sono intervenuti anche i Consumatori. Adiconsum ha chiesto “l’abolizione totale della pubblicità” per le pay tv. E ieri ha dichiarato di non comprendere l’esistenza di tetti al 18% per televisioni che incassano abbonamenti. “Chi sceglie pay tv lo fa anche per non subire continui spot pubblicitari, con conseguenti interruzioni invasive nella visione dei programmi”, commenta l’associazione. Il segretario nazionale Pietro Giordano ha chiesto dunque “di non creare ulteriori disagi ai consumatori uniformando i tetti pubblicitari delle Pay tv al 12%, lo stesso stabilito per la Rai che usufruisce di risorse ulteriori derivanti dal canone Rai”.
Tratto da helpconsumatori.it