La Regione Veneto sta rispettando in pieno gli orientamenti definiti dalle Sessioni programmatiche del Cncu e sta lavorando insieme alle Associazioni die consumatori per realizzare una concreta tutela del consumatore, almeno a livello regionale. A fine ottobre, infatti, il Consiglio regionale del Veneto ha approvato una Legge sulle Norme per la tutela dei consumatori, degli utenti e per il contenimento dei prezzi al consumo. La nuova Legge definisce le modalità di istituzione ed il funzionamento del comitato regionale die consumatori e degli utenti; istituisce un registro regionale delle Associazioni dei consumatori e degli utenti, fissando i requisiti per l’iscrizione; stabilisce la creazione di un osservatorio regionale dei prezzi, per garantirne il contenimento.
Help Consumatori ha chiesto qualcosa in più sulla Legge a Fabrizio Garbin, dirigente della Direzione commercio, servizio mercati e carburanti della Giunta regionale.
Cosa prevede il disegno di legge relativo alla tutela dei consumatori approvato dal Consiglio regionale del Veneto il 23 ottobre scorso?
Questa è una legge che naturalmente si pone in continuità con il provvedimento precedente, anche se risaliva al 1985. Recepisce sul piano normativo una serie di impostazioni che sono state positivamente sperimentate sotto il profilo amministrativo. Intanto la Legge prevede un allineamento a quelli che sono i principi fissati dal Codice del Consumo. La Legge, inoltre, è coerente con gli orientamenti stabiliti dal Cncu, che sono stati oggetto di approfondimento delle varie Sessioni programmatiche, in particolare delle ultime due. Nello specifico mi riferisco ai criteri di riconoscimento delle Associazioni dei consumatori. Un aspetto importante è che questa Legge sancisce sotto il profilo normativo un’impostazione che la Regioone Veneto si era già data nella costruzione della programmazione degli interventi e cioè viene stabilita una cornice programmatoria di base all’interno del quale gestire l’allocazione delle risorse di varia provenienza, sia statali che regionali, in modo tale da finalizzarle con criteri ilpiù possibile efficaci ed efficienti. Dunque anche con l’utile collaborazione delle Associazioni dei consumatori verrà fatta un’analisi di quelli che sono i fabbisogni informativi, formativi, di sensibilizzazione e più in generale di tutela dei consumatori, su tavoli tecnici che la Legge stessa prevede di mettere in atto.
La Legge prevede un registro regionale delle Associazioni, quali sono i requisiti per iscriversi a questo registro?
La novità rispetto alla normativa precedente è la tenuta di questo registro che prevede requisiti specifici per potersi iscrivere, esso è inoltre base fondamentale per poter partecipare con proposte utili al processo programmatorio regionale. Tra i criteri di iscrizione ci sono: almeno tre anni di vita dell’Associazione die consumatori, il numero di iscritti deve essere parametrato sullo 0,5 per mille rispetto ai residenti della Regione Veneto, la presenza dell’Associazione deve essere garantita in almeno 4 Province della Regione. Un elemento aggiuntivo, che sta anche negli orientamenti delle Sessioni programmatiche del Cncu, è quello sugli sportelli delle Associazioni: devono essere ubicati in sedi autonome rispetto ad altre attività economiche in modo tale da garantire la terzietà delle Associazioni dei consumatori.
E i requisiti sui progetti?
I requisiti sui progetti verranno stabiliti sulla scorta degli obiettivi della programmazione. E’ stato inserito un ragionamento sui panieri; il paniere viene visto come strumento della programmazione per intervenire in maniera concreta sul piano della difesa del potere d’acquisto die consumatori. La Regione Veneto ha già avviato alcune esperienze che sono tutt’ora in corso, sia con gli esercizi al dettaglio sia con la grande distribuzione.
La Legge prevede anche l’istituzione di un comitato regionale dei consumatori e degli utenti. Quali saranno i suoi compiti?
Il comitato sarà caratterizzato maggiormente dalla presenza delle Associazioni dei consumatori, mentre in precedenza confluivano all’interno di questo comitato una serie di altre istanze che non erano direttamente collegate ai consumatori. Sotto questo profilo quindi c’è un avvicinamento, se non una sorta di parallelismo, con il Cncu nazionale. Il suo funzionament sarà disciplinato da un apposito regolamento approvato dalla Giunta regionale, su proposta del comitato e sentita la competente commissione consiliare. E tale comitato sarà l’interlocutore preferenziale nella definizione dei provvedimenti programmatori in materia.
L’articolo 8 della Legge prevede la creazione di un osservatorio regionale dei prezzi. Da chi sarà composto questo osservatorio e quali saranno le sue attività?
Anche per l’osservatorio sarà la Giunta a definirne la costituzione effettiva, l’organizzazione e gli obiettivi programmatori; per cui in questa fase non posso darle indicazioni ulteriori. L’osservatorio sarà sicuramente uno strumento operativo a disposizione della programmazione, a supporto delle istanze dei consumatori.
Quali sono gli interventi regionali a tutela dei consumatori che avete in cantiere?
Come tutte le Regioni abbiamo in cantiere la realizzazione del programma del Map4 finanziato con risorse di provenienza statale. A questo segue e si affianca tutta una serie di altri interventi finanziati con risorse regionali. C’è una forte azione da parte della Regione sul campo della sicurezza degli alimenti, che punta a garantire ulteriori forme di controllo su tutta la filiera degli alimenti, alle quali le imprese aderiscono impegnandosi su base volontaria, e che si integrano con le forme di controllo già codificate per tutelare la salute dei consumatori. Su questo la Regione sta lavorando sia con la collaborazione dell’Istituto zooprofilattico, sia con l’Unioncamere sia con le Associazioni dei consumatori. Un altro ambito su cui si svilupperanno i prossimi interventi è lo sviluppo e il potenziamento della rete degli sportelli su tutto il territorio regionale. Con le Associazioni stiamo inoltre portando avanti progetti che, sotto il profilo organizzativo, prevedono il coordinamento delle loro azioni verso obiettivi comuni di sensibilizzazione del consumatore al fine di conseguire ogni possibile sinergia nell’impiego delle risorse e raggiungere i risultati con la massima efficacià. Questi sono i principali ambiti su cui ci stiamo muovendo.
Dunque il bilancio delle attività delle Associazioni dei consumatori nella Regione Veneto è positivo?
Sicuramente è un bilancio più che positivo sia in termini concreti di azioni effettuate, sia sotto il profilo degli apporti che le Associazioni hanno saputo dare sul piano progettuale, dando un grande impulso alla definizione degli obiettivi entro i quali la Regione si è mossa. E’ su questa direzione che noi intendiamo continuare a muoverci.
Tratto da helpconsumatori.it