Salva la conciliazione paritetica

lapìzIl giorno 28.10.09 il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di decreto legislativo che riforma la disciplina della mediazione finalizzata alla conciliazione di tutte le controversie in materia civile e commerciale. Il provvedimento, che passa alle Commissioni competenti per l’esame, sarà approvato definitivamente – come ha detto lo stesso Guardasigilli nel corso della conferenza stampa – entro 90 giorni.

Le parti tra le quali è sorta una controversia cercheranno tramite l’operato di un mediatore – un soggetto terzo e qualificato (presso il Ministero della Giustizia sarà istituito un registro dei Mediatori) – di giungere ad un accordo condiviso. L’obiettivo del nuovo istituto, che sarà veloce ed economico, è la deflazione del sistema giudiziario.

La mediazione potrà essere di tue tipi: facilitativa, nel caso in cui le parti siano aiutate a raggiungere un accordo anche amichevole sul loro rapporto in funzione dei rispettivi interessi; aggiudicativa, quando viene proposta una risoluzione delle controversie distribuendo torti o ragioni.

Sarà poi suddivisa in tre modelli: mediazione obbligatoria, facoltativa e demandata dal giudice. Nel primo caso, la mediazione sarà condizione necessaria per poter avviare un processo e riguarderà un catalogo di situazioni in cui sono comprese le liti di condominio, locazione, responsabilità da colpa medica, i contratti bancari e assicurativi.

Nella mediazione facoltativa, invece, le parti scelgono liberamente la via della composizione stragiudiziale della lite, mentre in quella demandata dal giudice, quest’ultimo può invitare le parti a risolvere il loro conflitto davanti agli organismi di conciliazione, quando la natura dalla causa e le risultanze dell’istruttoria lo suggeriscano.

Nei giorni scorsi Consumers’ Forum, l’associazione che riunisce le maggiori associazioni dei consumatori e le più grandi imprese italiane, aveva presentato un emendamento al decreto legislativo, accolto con parere favorevole dal Ministero dello Sviluppo economico. Oggi l’associazione esprime soddisfazione per il recepimento di parti sostanziali dell’emendamento sul riconoscimento della conciliazione paritetica.

“E’ un risultato che dimostra l’importanza del lavoro congiunto di associazioni del consumatori e delle aziende di cui beneficeranno i cittadini e la giustizia ordinaria, che non verrà aggravata da ulteriori processi – ha sottolineato Sergio Veroli, presidente di Consumers’ Forum – E’ un segnale importante per un provvedimento che potrà essere certamente migliorato”. Per questo ora Consumers’ Forum, con una delegazione di associazioni di consumatori e di imprese, chiederà di essere ascoltata presso le commissioni giustizia di Camera e Senato.

Help Consumatori ha chiesto a Mario Finzi, Presidente di Assoutenti e membro di Consumers’ Forum, un parere.

Vi soddisfa il dl approvato dal CdM o vi aspettavate qualcosa in più?

Non c’è qualcosa in particolare che non ci convinca dello schema. Non ci convince come era partito. Infatti quello che non andava nel decreto legislativo di attuazione della legge 69 era il fatto che nel disciplinare la conciliazione il legislazione avesse dimenticato la più importante esperienza italiana della conciliazione che è quella che si svolge tra le Associazioni dei consumatori e le imprese, la cosiddetta conciliazione paritetica. Un’azione comune che abbiamo fatto come Associazioni dei consumatori insieme alle imprese è stata la correzione di questa dimenticanza. Abbiamo ottenuto che tutta la disciplina che è stata stabilita non impattasse negativamente sulla conciliazione paritetica. Dunque noi lo consideriamo un successo l’aver inserito questa correzione importante. Al momento la normativa non desta più le preoccupazioni che aveva destato all’inizio. E’ vero che si è disciplinato un settore fin’ora non disciplinato e non sappiamo bene che risultati darà ciò. Quello che è importante è che non provochi danni rispetto a quello che già esiste di positivo in questo campo.

Su quali punti vi batterete in Commissione?

Noi dobbiamo difendere assolutamente che nel proseguo dell’iter queste correzioni che abbiamo potuto introdurre vengano mantenute e non spazzate via dai poteri parlamentari di Camera e Senato. E’ importante che questa norma che abbiamo fatto introdurre non venga toccata e continueremo a seguire con attenzione l’iter procedurale. Sul resto aspettiamo di vedere come opererà in concreto senza intervenire alla cieca perché a mio avviso non ci sono ancora le condizioni, per come è definito nella sua complessità il procedimento, perché funzioni bene anche per le piccole questioni di poco valore che sono quelle che interessano la maggior parte dei consumatori. La conciliazione, così come è disegnata, sicuramente può rispondere a risolvere abbastanza rapidamente delle questioni che hanno un rilievo economico significativo. Per tutti i piccoli diritti dei consumatori che riguardano piccole cifre, probabilmente lo strumento migliore sarà ancora la conciliazione paritetica.

Tratto da helpconsumatori.it

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