Continua a scatenare polemiche la questione della TIA, la tassa sull’igiene ambientale. Dopo che la Corte Costituzionale ha dichiarato che la TIA è una tassa e non una tariffa e per questo non è soggetta ad Iva, arriva un emendamento della Senatrice Bonfrisco che reintroduce, con effetto retroattivo, un’altra tassa (l’ex ECA) pari proprio al 10% dell’imponibile (esattamente il valore dell’Iva).
Ecco cosa dice il comma 3 dell’emendamento: “l’imposta sul valore aggiunto corrisposta dai soggetti diversi dagli esercenti arti e professioni o dagli imprenditori con regime di detraibilità totale o parziale, è integralmente compensata con l’addizionale erariale” e quindi “gli enti gestori della tariffa di cui sopra, non dovranno procedere al rimborso dell’imposta sul valore aggiunto”.
La denuncia arriva dal Movimento Difesa del Cittadino di Civitavecchia che avverte: “se dovesse passare questo emendamento, i cittadini non vedranno mai i rimborsi Iva che, legittimamente, hanno chiesto, perché l’Iva, sostanzialmente, cambia nome”.
E questo vale solo per i cittadini perché per le aziende che hanno “scaricato” l’Iva tutto rimane come prima. “Un vero e proprio salto mortale legislativo – scrive MDC Civitavecchia – che vede cittadini ed imprenditori diversi rispetto alla stessa tariffa, in maniera di poter cambiare tutto senza cambiare nulla. Senza, insomma, rendere un euro ai cittadini”.
“I partiti e le associazioni locali che si sono prodigati a preparare moduli in questi giorni – si chiede MDC Civitavecchia – lasceranno di nuovo sole le associazioni di consumatori a combattere per i cittadini, o attiveranno i referenti nazionali per far si che questo emendamento venga ritirato?
MDC Civitavecchia ha rappresentato la situazione all’Onorevole Maurizio Turco, Deputato radicale e coofondatore del neonato Partito per la tutela dei Diritti dei Militari (PDM) che subito ha depositato un’interrogazione parlamentare in merito.
Tratto da helpconsumatori.it