Al convegno che si e’ celebrato ieri nell’ambito della 59 Festa Agricola del Ringraziamento promossa dall’Amministrazione di San Giovanni Lupatoto (Vr) e Coldiretti si e’ discusso assieme al prof. Angelo Frascarelli degli scenari futuri dell’agricoltura italiana e veronese. “Oltre la crisi, quale agricoltura” è stato il tema dell’incontro ove si e’ rappresentata la necessita’, per l’imprenditore agricolo, di non rimanere fermo di fronte all’evoluzione del mercato ma di rafforzarsi innovando e diversificando.
Oggi – ha spiegato il prof. Angelo Frascarelli della Facolta’ di Agraria dell’Università di Perugia- se il prezzo dell’ortofrutta e’ pari a cento l’incidenza della produzione agricola e’ del 12%. Ovvero su 100€ di prodotto venduto al consumatore solo 12€ rimangono in tasca al produttore. Ciò e’ dovuto anche alla grande offerta mondiale di prodotti, pertanto, per vincere la concorrenza l’agricoltore italiano deve concentrarsi sulla qualità, l’accorciamento della filiera, la cooperazione e l’innovazione. Solo chi sara’ in grado di cogliere le opportunità della crisi resisterà, per gli altri non rimane che la chiusura delle attività. Su questi temi – come e’ stato sottolineato dal Sindaco Fabrizio Zerman e dall’on. Giovanna Negro – la politica può fare molto ma non tutto. Sarebbero necessarie delle nuove leggi, come quella sulla vendita nella grande distribuzione dei prodotti locali, ma anche maggiori controlli. Oggi il 70% dei prodotti alimentari e’ acquistata tramite i circuiti della grande distribuzione. L’idea dei c.d. Farmer Markets – oggi a Roma si e’ inaugurato il primo mercato Km 0 della capitale dove il consumatore acquista direttamente i prodotti dall’agricoltore – e’ da implementare e diffondere.
Gli strumenti per risollevare l’agricoltura ci sono – ha affermato Damiano Berzacola, Presidente provinciale di Coldiretti Verona – ma purtroppo i controlli delle Autorita’ sono esigui con grave danno per la concorrenza. Se e’ vero che nel 2050 il fabbisogno alimentare mondiale, secondo la Fao, raddoppierà e’ anche vero che solo un’alleanza fra agricoltori e consumatori permetterà all’agricoltura di sopravvivere. Valorizzare la qualità, la stagionalità, la produzione locale e pertanto la sostenibilità – ha concluso Davide Cecchinato di Adiconsum Verona – e’ il modo migliore per educare il consumatore alla coscienza alimentare e all’acquisto di prodotti a basso impatto ambientale.
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