L’Adiconsum è d’accordo con la decisione della Commissione europea che impedisce all’Italia di negoziare tetti sull’assegnazione di quote di CO2. “L’economia del futuro – dichiara Paolo Landi, Segretario generale Adiconsum – non può basarsi su speculazioni finanziarie e produttive come avvenuto per lunghi anni nel passato e come ancora oggi continua ad avvenire, ma su uno sviluppo economico eco-sostenibile, come lo stesso Presidente degli Stati Uniti dichiara di voler realizzare”.
“Un’economia eco-sostenibile – continua Pietro Giordano, Segretario nazionale Adiconsum – deve cominciare con un’informazione corretta da parte delle Case automobilistiche”. Adiconsum denuncia la pubblicità scorretta di molte case automobilistiche, sui dati non veritieri riguardanti consumi ed emissioni di CO2.
“Il dato del consumo, ad esempio – si legge in una nota dell’Associazione – così come quello delle emissioni di CO2, è riferito ad un test di laboratorio, secondo una procedura standard, che non riproduce in nessun modo le condizioni reali di circolazione”.
Adiconsum cita l’esempio delle monovolume tanto pubblicizzate: “pesanti e dal rendimento aerodinamico molto basso a causa della superficie frontale e la conformazione generale del veicolo, a pari condizioni di consumo dichiarato e condizioni di guida e traffico, possono consumare fino al 50% più di una normale berlina con la stessa meccanica, con il conseguenziale aumento delle emissioni tossiche, che certo non sono quelle dichiarate in pubblicità”.
“Questa cattiva informazione si ritorce contro i Concessionari, che devono fronteggiare i reclami di difetto di conformità da parte dei consumatori”. Adiconsum richiede un deciso intervento dell’Antitrust, perché le Case ed i Concessionari siano richiamati al rispetto delle regole di comportamento leale, e provvedano ad una informazione seria e responsabile.
Tratto da helpconsumatori.it