Attenzione alle polizze vita che più che classiche polizze assicurative sono dei veri e propri investimenti finanziari e come tali hanno margini di rischio. L’avvertimento arriva da Confconsumatori che sta ricevendo numerosissime segnalazioni di consumatori che, “convinti di aver sottoscritto una innocua polizza vita, come tale a capitale garantito, hanno scoperto di aver acquistato una polizza unit linked e/o index linked“.
I consumatori hanno avuto l’amara sorpresa al momento della richiesta del riscatto anticipato, mentre al momento della stipula del contratto sapevano che non avrebbero subito nessun esborso a titolo di penale né perdita di capitale. E invece parte del capitale è andata in fumo.
Da tempo Confconsumatori “è impegnata nel cercare di informare i cittadini sui rischi connessi alla sottoscrizione di tale tipo di polizze, le quali, lungi dall’essere delle polizze assicurative nel senso classico del termine, sono di fatto dei veri e propri investimenti finanziari privi di garanzia alcuna per il capitale, essendo direttamente collegate all’andamento del valore di un indice azionario o di un altro valore di riferimento”.
“Purtroppo, questo tipo di polizze sono state fatte sottoscrivere ad ignari risparmiatori, convinti di aver stipulato delle innocue polizze vita, da primari Istituti di credito, Compagnie di assicurazioni ed anche da Poste Italiane – spiega afferma l’avv. Emilio Graziuso, presidente della Confconsumatori – Federazione Provinciale di Brindisi. “In materia di polizze index linked sono già state ottenute le prime sentenze favorevoli, anche da parte del Tribunale di Brindisi, per gli ignari investitori che erano stati indotti a stipulare tali contratti sulla base di ampie garanzie che si trattava di innocue polizze vita e sulla base del nome della polizza stessa che spesso induceva in errore il consumatore sulle reali caratteristiche del prodotto. Più in particolare – conclude l’avv. Graziuso – è stata sancita, in alcuni casi, la nullità, in altri, la risoluzione del contratto e conseguente risarcimento danni per la violazione di numerose norme nonché degli obblighi di informazione, trasparenza e correttezza contrattuale”.
Tratto da helpconsumatori.it