Il Tribunale di Padova, con ben 14 sentenze riferite ad altrettante cause promosse dai risparmiatori nei confronti di una stessa banca ha annullato i contratti di acquisto di titoli argentini e condannato l’Istituto di credito a rimborsare l’investimento, oltre agli interessi legali e alle spese di causa. Lo rende noto Confconsumatori i cui legali hanno promosso e seguito l’azione legale. In tutte le sentenze Il Tribunale ha ravvisato la violazione dell’art. 30 Testo Unico Finanziario (TUF), perché, sebbene i contratti fossero stati stipulati presso l’abitazione dei risparmiatori, ossia in un luogo diverso dalla sede legale della banca o di una sua dipendenza o filiale, ai risparmiatori non era stato comunicato per iscritto che avevano un termine di sette giorni per recedere dal contratto e liberarsi dagli impegni assunti.
“E così dopo diverse sentenze, nelle quali la domanda proposta dai risparmiatori a norma dell’art. 30 del TUF era stata respinta, perché secondo quei giudici la norma si applicherebbe solo ai contratti di collocamento e non a quelli di vendita di titoli alla cosiddetta “clientela retail”, la giurisprudenza sembra finalmente essersi ormai orientata nell’affermare che la norma va intesa in senso ampio, in modo da ricomprendervi ogni forma d’investimento” dichiara l’avv. Giovanni Franchi, componente dell’Ufficio legale di Confconsumatori e legale degli investitori stessi.
Tratto da helpconsumatori.it